SINTESI DELL'INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO DELLA UIL, CARMELO BARBAGALLO

Roma, 8 novembre 2014

Oggi è stato sconfitto il disegno di isolare il pubblico impiego, perché qui in piazza sono presenti rappresentanze di lavoratori di altre categorie e dei pensionati.

La campagna di denigrazione dei lavoratori del pubblico impiego è servita a far diminuire il numero degli occupati e a ridurre, così, i servizi ai cittadini.

In questi anni di mancati rinnovi contrattuali sono stati sottratti 17 miliardi di euro agli stipendi di questi lavoratori: hanno cercato di togliere dignità al lavoro pubblico.

Noi non ci stiamo più. 

Accettiamo la sfida di Renzi e siamo pronti a fare i sindacalisti, così come ci ha chiesto il premier.

E allora, poiché lo Stato, il peggior datore di lavoro, non ha rinnovato i contratti ai propri dipendenti, per ottenere questo risultato ora faremo lo sciopero generale e lo faremo non solo per i lavoratori del pubblico, ma per tutti coloro che, anche nel privato, sono senza contratto.

Noi vogliamo davvero far cambiare verso al Paese e cercheremo di farlo insieme.

Decideremo con CGIL e CISL le iniziative da mettere in campo nelle prossime settimane.