Ieri, 20 maggio 2015, si è riunito a Roma l’attivo unitario dei quadri delle categorie del pubblico impiego della UIL. In apertura dei lavori, il Segretario confederale Antonio Foccillo ha ricordato la figura del grande giuslavorista Massimo D’Antona, nel giorno della ricorrenza della sua tragica scomparsa.

Foccillo, quindi, ha affrontato la delicata questione del blocco dei contratti, evidenziando, in particolare, l’enorme danno che si sta perpetuando nei confronti dei lavoratori pubblici che, dal 2010 a oggi, hanno subito una grave perdita del potere di acquisto; si è, inoltre, soffermato sulle reali verità del mondo del lavoro pubblico, su quei “miti da sfatare” che spesso costituiscono l’alibi dietro il quale la politica si cela per giustificare le sue scelte inique: i dipendenti pubblici sono in costante calo, il loro numero e l’ammontare della loro retribuzione sono ben al di sotto della media europea!

Purtroppo, dal contenuto del Def emergono elementi sconcertanti, in quanto l’impianto del documento lascia prefigurare un ulteriore intervento penalizzante sulla contrattazione nei comparti del pubblico impiego, per la quale si ipotizza un fermo fino al 2022. Si tratta di un discorso assolutamente inaccettabile, che lede ogni elementare principio di buon senso e di ragionevolezza oltre che lo stesso dettato costituzionale. La UIL non ci sta! E per questo è pronta a combattere una battaglia con tutti i mezzi possibili, grazie alla sinergia di forze che le quattro categorie del pubblico impiego – Uilpa, Uil Fpl, Uil Rua e Uil Scuola - sono pronte a mettere in campo.

“Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego – ha dichiarato Antonio Foccillo – è un obiettivo irrinunciabile e si metteranno in campo tutti i mezzi di pressione disponibili, coinvolgendo anche Cgil e Cisl. Lo sciopero della scuola, infatti, ha dimostrato che l’unità rafforza il sindacato, che, nelle ultime elezioni delle Rsu del pubblico impiego, ha conseguito grandi risultati in termini di partecipazione e di consenso”.

La piattaforma sui contratti presto sarà presentata sia al Ministero della Funzione pubblica sia all'Aran, la contrattazione deve essere riavviata quanto prima, anche per evitare pericolosi scenari, analoghi a quello generato dalla sentenza per la restituzione delle quote di trattamento pensionistico illegittimamente trattenute.

All’incontro hanno partecipato il Segretario generale vicario della Uilpa Nicola Turco, i Segretari generali di Uil Fpl e Uil Scuola, rispettivamente Giovanni Torluccio e Massimo Di Menna, ed il Segretario generale vicario della Uil Rua Sonia Ostrica, tutti concordi nel sostenere l’impegno delle quattro categorie nella battaglia per il rinnovo dei contratti.

Hanno, inoltre, portato il proprio prezioso contributo ai lavori il Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, On. Cesare Damiano, ed il Presidente dell’Aran Sergio Gasparrini.

Infine, nell’intervento conclusivo, il Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo ha sostenuto con grande energia la vertenza dei lavoratori del pubblico impiego per il rinnovo dei contatti, dimostrando il notevole impegno della Confederazione in una battaglia da portare avanti con grande forza e determinazione.

Barbagallo ha dichiarato: “Io vorrei fare accordi con il premier, io faccio il sindacalista. Vorrei fare i contratti per il pubblico impiego e capire come utilizzare al meglio le risorse per restituire potere d'acquisto ai pensionati. Il Presidente della Repubblica ha invitato - non vorrei che se lo dimenticassero e, forse, bisogna suggerirlo anche a Renzi - a parlare con le forze sociali, a partire dai sindacati. Io sono disponibile. Noi rappresentiamo interessi precisi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e dei giovani in cerca di occupazione. I governi devono rappresentare gli interessi generali.”